Venezia, vista da un’altra prospettiva

Chi non conosce Venezia? La meraviglia italiana che tutti conoscono in tutto il mondo, un simbolo assoluto dell’Italia. Chi conosce Venezia o comunque la conosce anche senza esserci stato, sa che è costruita sull’acqua, che le sue bellezze architettoniche e storiche si affacciano soprattutto sulla laguna ma vi sono aspetti che non sono generalmente considerati.

La Venezia conosciuta

Chi si accinge a visitare Venezia cercherà di edere le bellezze principali, quelle più conosciute:

  • Piazza San Marco
  • Il Ponte dei sospiri
  • Il Ponte di Rialto

Questi sono solo alcuni dei punti principali di interesse turistico ma Venezia è molto altro, sono le piccole calle, le viuzze secondarie che spesso sfociano in piazzette al di fuori dei grandi flussi turistici m non per questo meno affascinanti.

In estate Venezia è difficile da visitare, troppa gente, troppi turisti che affollano i luoghi maggiormente conosciuti a in autunno cambia tutto: le nebbie che avvolgono la laguna donano a Venezia un aspetto misterioso, i lampioni si intravedono nella bruma autunnale, donando a questa città un aspetto magico.

Il flusso turistico in autunno è sempre significativo ma decisamente inferiore a quello estivo: Venezia diventa più godibile, più apprezzabile nella sua valenza anche romantica.

La Piazza San Marco

E’ certamente il punto centrale di Venezia, il più visitato anche perché è quello turisticamente più eclatante; Il campanule di San Marco, la piazza stessa, di una bellezza disarmante e il fascino dei colombi che la popolano.

La Basilica di San Marco è certamente da visitare, non se ne può fare a meno ma ricorda che, almeno legalmente, dare da mangiare ai piccioni è vietato. Spesso la piazza è inondata dall’alta marea che limita la possibilità di visita ma che rappresenta anche un fenomeno da vedere, da apprezzare pur nella sua negatività.

Il Ponte dei sospiri

Sembrerebbe un punto romantico della città ma non lo è: questo ponte, in passato, conduceva i processati condannati dal tribunale ove avvenivano i processi alle galere veneziane per scontare la pena comminata dai giudici.

I condannati che lo attraversavano, sospiravano al pensiero della dura prigione che li aspettava, quindi non c’è nulla di romantico in questo, ma è una delle attrazioni di Venezia, poco distante da Piazza San Marco.

Il Ponte di Rialto

Sulla via che conduce verso San Marco attraversi il Ponte di Rialto, un ponte affascinante sul Canal Grande. Protagonista di molti film, il Ponte di Rialto è un’attrazione turistica ed anche protagonista di molti comportamenti poco civili e punibili dalla legge di parecchi turisti, soprattutto stranieri che, ligi alle regole nel loro Paese, ritengono di essere liberi di fare ciò che gli pare a Venezia.

E’ una vergogna che sta portando da tempo le autorità cittadine a correre ai ripari anche con norme restrittive verso tutti i turisti; come sempre, per colpa di pochi ci rimettono tutti ma qualcosa bisogna pur fare per tutelare l’aspetto, la dignità, il decoro di questa città che è tutelata anche da Organizzazioni mondiali.

La Venezia che non sai

La laguna di Venezia è un ecosistema fragile, da tutelare e anche la sua architettura è minacciata dalla modernità. Da decenni gli abitanti denunciano i danni provocati dallo “sbatociar de motori” ma alle loro proteste si è solo aperta un’altra ignominia: le grandi navi navi da crociera.

Da anni la laguna Veneziana è percorsa da veri e propri “mostri del mare”, le navi da crociera che oscurano con le loro sagome la laguna stessa. I motori di queste navi sono potentissimi e creano problemi notevoli all’ecosistema di Venezia e anche all’architettura, danneggiando le fondazioni dei palazzi.

Probabilmente in molti non sanno che il carburante delle navi contiene anche 3.500 volte lo zolfo contenuto nei normali Diesel. C’è molta attenzione verso questi, tanto che in diverse Regioni recentemente la loro circolazione, fino all’Euro 3, è stata vietata per il livello dell’inquinamento ma come la mettiamo con le navi che generano quantità enormi di fumi pericolosi e 3.500 volte più inquinanti?

La domanda è: vogliamo finalmente tutelare davvero questo capolavoro nel nome del turismo oppure siamo disposti a rendere questa una città che rischia di essere di fatto distrutta e non più godibile da alcuno?